Di Npl, crediti deteriorati e sofferenze (questi i termini più usati dalla stampa) si parla ogni giorno più o meno da un paio d’anni. In questo articolo cercheremo di spiegare a cosa si riferiscono questi termini. Npl è un acronimo di Non Performing Loans, ovvero “prestito non performante”. A questo termine coincide l’espressione credito deteriorato, sotto il cui ombrello sottostanno le sofferenze, ovvero i crediti di più difficile esigibilità, le inadempienze probabili, le esposizioni scadute o sconfinate e i crediti forborne.
Cosa sono dunque gli NPL?
In sostanza si tratta di tutti quei crediti che, per un motivo o per l’altro, non riescono più a ripagare il capitale e/o gli interessi dovuti ai creditori (solitamente bancari). Esistono diverse tipologie di NPL, a seconda del grado di deterioramento del credito: la principale categoria è quella delle sofferenze, che il glossario della Banca D’Italia definisce come quei “crediti la cui totale riscossione non è certa (per le banche e gli intermediari finanziari che hanno erogato il finanziamento) poiché i soggetti debitori si trovano in stato d’insolvenza (anche non accertato giudizialmente) o in situazioni sostanzialmente equiparabili”.
Avere in pancia (come si dice in gergo) questo tipo di asset costituisce un problema per le banche per diversi motivi: la riduzione del valore del credito, gli alti costi di riscossione e l’eventualità di non riuscire proprio a recuperare il credito. Specialmente in un periodo in cui si insegue la crescita è necessario che le banche siano pronte a immettere liquidità nel mercato reale, finanziando investimenti e concedendo prestiti: invece, a causa soprattutto degli NPL, gli istituti bancari hanno le mani legate.
QUICK TIPS
Sapevi che…
- La mancanza di liquidità ed i pagamenti troppo dilazionati costituiscono le cause principali di recessione dell’economia italiana. Sapevi che il problema dei crediti insoluti rappresenta uno dei principali motivi di crisi che coinvolge i professionisti e le imprese?
- Il termine recupero crediti indica l’insieme delle attività che permette ad un creditore di recuperare un credito insoluto?
- L’attività di recupero crediti costituisce una fase del “credit management”, ovvero il servizio di gestione, amministrazione econtrollo di un credito; lo scopo principale dell’attività di recupero è quello di rivitalizzare un credito impagato e grazie agli strumenti previsti dalla legge trasformarlo in un incasso futuro?