Difficilmente in questi anni si rinuncia alle opportunità di finanziamento, mutuo e carte di credito. E non è così raro avere qualche problema con i pagamenti dei propri debiti ed essere segnalati nei SIC, ovvero i Sistemi di Informazioni Creditizie.
CRIF è sicuramente la banca dati più conosciuta: si tratta di un archivio informatico, contenente una sorta di biografia creditizia e i relativi rapporti tra il cliente e gli istituti creditori. Ci sono informazioni di vario genere, come le richieste di finanziamento, quelle ancora in fase di valutazione, quelle approvate, gli importi medi delle rate, la puntualità dei pagamenti, i prestiti e i mutui estinti e molto altro.
È probabilmente poco noto che vengono registrati anche i dati positivi e se dunque il proprio nominato è presente in CRIF, non vuol dire che sia per forza una segnalazione negativa.
Segnalazione come cattivo pagatore: cosa significa? Quando qualcosa va storto, però, il proprio nominativo può essere siglato come “cattivo pagatore”. Che si tratti di un piccolo prestito personale o del mutuo per la casa, poco importa: chi non rispetta le scadenze viene segnalato ed inserito, dagli stessi istituti di credito, nella lista nera dei cattivi pagatori. Si tratta di una sorta di avvertimento per tutte le altre banche o finanziarie, che prima di concedere credito vanno a consultare e controllare questi database per valutare l’affidabilità creditizia del potenziale cliente. E basta davvero poco per essere segnalati negativamente nelle banche dati, basta anche una sola rata pagata in ritardo, per far sì che questo accada, compromettendo così la possibilità di avere accesso ad ulteriori crediti.
È possibile scoprire se si è segnalati come cattivi pagatori?
Per conoscere le informazioni inserite nei sistemi di informazione creditizia, è possibile richiedere una visura direttamente a CRIF. È possibile farlo in autonomia sul sito ufficiale CRIF, inserendo tutti i dati necessari e inoltrando la richiesta. Ma non esiste solo CRIF. È importante sapere che esistono anche altre banche dati, magari meno conosciute, ma non per questo meno importanti, ovvero CTC ed EXPERIAN.
È necessario dunque interrogare tutti gli archivi informatici per avere un quadro completo e dettagliato della situazione debitoria e poter valutare in modo esaustivo la propria storia creditizia e gli eventuali rischi cui si può andare incontro.
QUICK TIPS
Ricorda sempre che le informazioni relative ai ritardi nei pagamenti resteranno visibili nei sistemi di informazioni creditizie per un periodo prestabilito.
In particolare, ecco quanto dura la segnalazione Crif a seconda della gravità del ritardo:
- 12 mesi per ritardi relativi a 1 o 2 rate
- 24 mesi per ritardi relativi a 3 o più rate
Ovviamente, il conteggio dei mesi parte dalla comunicazione di regolarizzazione da parte della banche e si azzera nel caso in cui subentrino ulteriori ritardi.