Le donne assumono un ruolo sempre più attivo nel processo familiare di gestione del risparmio, ma sono più prudenti e hanno una minore propensione all’investimento. Quanto conta l’educazione finanziaria e chi si occupa della formazione delle nuove generazioni in quest’ottica? Lo rivela una ricerca realizzata da Eumetra Mr per Agos
Le donne sempre più protagoniste della gestione economica familiare: amministrano le spese più classicamente legate al ruolo tradizionale (il 91% bada alle spese per l’abbigliamento ed il tessile casa, l’86% alla spesa per la famiglia, l’85% alle spese per i figli). Ma la loro sfera di influenza si estende anche alla gestione del denaro della famiglia e gli investimenti (il 74% si occupa anche della gestione del risparmio). È quanto emerge dalla seconda edizione di Agos Monitor, “Donne di denari: la partita dell’educazione finanziaria“, una ricerca proposta da Agos con Eumetra che indaga il rapporto tra mondo femminile e denaro nelle sue varie declinazioni.
Ma in che modo vengono gestite le spese?
Secondo il sondaggio, le donne hanno voce in capitolo anche nelle spese per la gestione del condominio e per le bollette (72%) o l’acquisto e la gestione di auto e moto (65%). Questo ruolo di gestione sembra svilupparsi soprattutto in caso delle single, delle separate o delle vedove. In ogni caso, in tutte le situazioni si registra una certa attenzione da parte della donna al controllo delle spese: il 69% lo fa frequentemente. Si tratta tuttavia di un controllo più ex post che ex ante come «controllo il saldo» (45%), «tengo conto delle spese mensili» (43%).
La formazione della New Generation spetta ai genitori
Per gli italiani, tutti, uomini e donne, genitori e non, insegnare ai figli a gestire i soldi è molto importante. E’ opinione diffusa che l’educazione finanziaria debba essere impartita sin dalla più tenera età (99% del totale) e che debbano essere soprattutto i genitori ad occuparsene.
La soluzione più usata è l’affidamento di piccole somme al bambino (51%). Ma un po’ di competenze teoriche non guastano: ad esempio spiegare al bambino/ragazzo come «funzionano» le spese di casa (52%) o come si paga una bolletta. Anche il coinvolgimento nelle spese famigliari appare una pratica diffusa (50%): parlare assieme di come si sta scegliendo un elettrodomestico, di quanto costa una vacanza, o di un qualsiasi altro gesto economico finanziario significativo della famiglia o applicare delle regole di gestione del budget disponibile con regole come la 50-30-20, di cui abbiamo parlato nell’articolo precedente, emerso del lavoro dalla professoressa di Harvard Elisabeth Warren.
QUICK TIPS
Sapevi che…
- Secondo il 74% degli intervistati la gestione familiare del risparmio appartiene a un’area intermedia, in cui le decisioni vengono prese di comune accordo tra uomini e donne
- In termini di formazione finanziaria, le donne sono più autodidatte e si affidano meno a consulenti finanziari rispetto agli uomini
- Per il 70% delle donne e il 53% degli uomini la formazione dei propri figli deve avvenire prima dei 14 anni