Le indagini patrimoniali sono dei report che vengono formulate per conoscere i beni di una persona fisica o di una società al fine di verificare il livello di solvibilità del soggetto o dell’azienda analizzata.
Indagine patrimoniale: cos’è e a cosa serve
L’indagine patrimoniale (o visura patrimoniale) è un tipo di investigazione finanziaria effettuata su un patrimonio personale o societario, comprensivo di patrimonio attivo e passivo. Al primo fanno parte:
- beni immobili e mobili
- quote
- azioni
- partecipazioni societarie
- stipendio
- pensione
- veicoli
Tra gli elementi tipici del patrimonio passivo troviamo vari tipi di debiti come:
- protesti
- ipoteche
- pregiudizievoli
- procedure in corso
Le indagini patrimoniali possono avere vari scopi ma quello per cui vengono adottate più spesso è il recupero crediti, come conseguenza del mancato pagamento delle rate di un prestito di cui si è titolare.
Le indagini patrimoniali sono legali in quanto sono regolate da:
- l’art. 20, comma 1 del Codice Penale, che determina le misure cautelative di sequestro del patrimonio immobiliare di una persona
- il d.lgs. n. 159 del 2011, art. 19, che fornisce una definizione di indagini patrimoniali come “indagini sul tenore di vita, sulle disponibilità finanziarie e sul patrimonio” e “indagini sull’attività economica … allo scopo di individuare le fonti di reddito”.
Principali motivi di richiesta di indagini patrimoniali
Le indagini patrimoniali possono essere di diverso tipo, a seconda del motivo per cui vengono richieste. Ecco i più importanti.
- Indagine patrimoniale per separazione. Le indagini patrimoniali per separazione sono utili a calcolare o ricalcolare l’assegno di mantenimento, o nella procedura di affido di minori. Il Giudice può decidere di attivarle quando dalle pratiche a lui sottoposte risulta una sproporzione tra il reale tenore di vita di una delle parti e quello dichiarato. Questo perché, ad esempio, le parti producano una documentazione incompleta o non veritiera, non indicando alcune fonti di reddito alle quali si ha accesso.
- Indagine patrimoniale per divorzio funziona allo stesso modo di quella per separazione.
- Indagine patrimoniale per eredità (defunto). L’indagine bancaria in merito ad un deceduto consente di rintracciare i conti correnti intestati al de cuius e può essere utilizzata anche per valutare l’accettazione o meno dell’eredità. L’esistenza di conti correnti attivi deve essere anche indicata nella dichiarazione di successione.
- Indagine patrimoniale bancaria per conti correnti. L’accertamento relativo ai conti correnti è utile per verificare se il debitore, persona fisica o giuridica, possiede delle posizioni attive con degli istituti bancari o postali sul territorio nazionale. È possibile richiedere questo tipo di indagine solo a fronte di un diritto rilevante, come la necessità di recuperare un credito da una persona fisica o giuridica.
Indagine patrimoniale su persona fisica: quando si fa e come
Le indagini patrimoniali persona fisica permettono di conoscere lo stato patrimoniale complessivo di attivi e passivi di una persona fisica attraverso particolari controlli incrociati.
L’indagine patrimoniale persona fisica ha l’obiettivo di valutare:
- la convenienza ad intraprendere azioni di recupero credito
- la disponibilità economica di una delle parti in caso di contenzioso familiare
- la solidità e le eventuali omissioni finanziarie del patrimonio di un individuo in fase di separazione o divorzio per la gestione degli alimenti o dell’affido dei figli
- la possibilità di agire per recuperare morosità legate alle spese condominiali o all’affitto
Indagini patrimoniali e recupero crediti
Come anticipato, uno dei casi più frequenti di uso delle indagini patrimoniali riguardano l’inadempimento di pagamenti di vario tipo.
Nel caso della persona fisica si può avviare un’azione legale contro di essa solo una volta a conoscenza dei beni sui quali sia possibile rivalersi per saldare il debito. In caso siano presenti le giuste condizioni per attivarsi nel recupero del credito, il creditore può così accertarsi sul patrimonio del debitore con un’azione giudiziale che può tradursi, ad esempio, nel pignoramento dello stipendio e/o della pensione, del conto corrente o di un bene immobile.
Chi può fare un’indagine patrimoniale?
Dato che l’indagine patrimoniale rappresenta una procedura complessa e che coinvolge dati sensibili, non è possibile occuparsene da soli.
Nello specifico, il rintraccio di informazioni patrimoniali prevede la consultazione di archivi pubblici speciali, visure catastali e ipotecarie, che sono in grado di fornire il numero ed il tipo di beni di proprietà di un soggetto o di un’impresa.
Ad operare il rintraccio può essere un’agenzia investigativa, un avvocato o uno studio legale incaricato per recepire le informazioni necessarie a tutelare i diritti dei propri clienti.
Indagini patrimoniali e Ufficiale Giudiziario
Il creditore che può procedere all’esecuzione forzata per rivendicare un credito certo può formulare istanza al Presidente del Tribunale perché si effettui una ricerca telematica dei beni da pignorare al proprio debitore.
Una volta accolta l’istanza, l’Ufficiale Giudiziario riceve l’incarico di cercare nelle banche dati della Pubblica Amministrazione, nell’archivio dei rapporti finanziari, al Pra o nei Registri degli enti previdenziali ogni informazione interessante per definire i crediti da sottoporre ad esecuzione. A partire da queste ricerche l’Ufficiale Giudiziario redige un verbale in cui indica le banche dati consultate e i risultati ottenuti.
Lo sapevi che…
Se ci si affida per il report patrimoniale ad un’agenzia investigativa apposita, considerando che non si può indagare su un soggetto per sola curiosità, bisogna assicurarsi che l’attività di ricerca avvenga secondo la legge e che i dati siano utilizzati esclusivamente per tutelare un diritto giuridicamente rilevante – per esempio, nel caso di mancato pagamento delle rate di un credito.
Per questa ragione l’agenzia investigativa alla quale ci si rivolge deve essere munita di licenza prefettizia italiana e procedere con la richiesta di indagini che include: il tipo di ricerca di cui si ha bisogno, la motivazione giuridicamente rilevante e l’utilizzo che si farà di questi dati, in base a quanto previsto dalla normativa vigente in materia di TULPS e privacy.