Di recente si parla molto di PSD2 (seconda direttiva europea sui servizi di pagamento digitale), senza sapere precisamente di cosa si tratta e quali benefici e vantaggi potrebbe portare. Unica certezza, per il momento, è che ci coinvolge tutti. Molti dei soggetti interessati, tra cui banche e Fintech, si sono già da tempo allineati alla normativa. Il tutto rientra nel regolamento europeo che aprirà le porte all’Open Banking. Scopriamo quindi insieme come cambia l’esperienza dell’utente nell’era dell’Open Banking.
La PSD2 – Payment Services Directive 2 – è un decreto approvato dal Parlamento europeo già nel 2015 ma effettivo dal 2018, che sancisce il diritto di una persona a riappropriarsi dei propri dati bancari e condividerli in totale libertà e autonomia con provider di servizi non bancari (o Terze Parti).
Si tratta, insomma, di un primo tentativo di democratizzazione dl settore bancario. Come? Bloccando l’esclusività delle banche e aprendo le porte all’ondata dei nuovi servizi finanziari digitali disponibili, ovvero all’Open Banking. Un’enorme opportunità per gli utenti che ora possono utilizzare i propri dati come ritengono utile.
Un’evoluzione che rappresenta anche rivoluzione: molto probabilmente a breve sarà possibile dimenticare carte di credito, bancomat e contanti.
E al bar pagheremo un caffè attraverso Amazon o Google (i cosiddetti PISP – Payment Initiation Service Providers o in alternativa TPP – Third Party Providers).
Ma come è possibile?
A partire metà settembre 2019, in base all’integrazione di questa nuova modalità da parte dei vari istituti (processo che richiederà ancora qualche tempo per esaurire il proprio ciclo vitale allineando tutti gli Istituti in tal senso), è possibile consultare saldo e movimenti dei propri conti o effettuare un pagamento dal proprio conto online senza necessariamente passare dalla propria banca, ma gestendo l’operazione attraverso i servizi offerti da soggetti terzi autorizzati.
Finalmente si avvera la possibilità di erogazione di servizi smart e “intelligenti” impensabili fino a qualche tempo fa.
I vantaggi sono già percepibili in un mercato paritario con maggiore offerta e operatori, a garanzia di una migliore performance. Dal 14 settembre scorso il cliente è finalmente riconosciuto come unico legittimo proprietario dei propri dati bancari e potrà incaricare la propria banca di condividere i dati che gli appartengono e questa non potrà più rifiutarsi di farlo. Tutto ciò si traduce nella creazione di un nuovo mondo di opportunità finanziarie.
Rispetto alla PSD originale del 2007, la PSD2 mira ad aumentare la trasparenza e la sicurezza dei sistemi bancari online e a creare un panorama europeo maggiormente competitivo e innovativo. Le banche non entreranno in competizione solo con le altre banche, ma anche con altri potenziali provider di servizi finanziari.
Interessanti novità anche per il processo di acquisto online, più economico e smart grazie all’Open Banking e la PSD2. Fino ad oggi gli acquisti online passavano per i circuiti Visa o Mastercard. L’apertura dei dati delle banche accelererà questo processo e renderà i pagamenti più rapidi, senza commissioni ed intermediari, ovviamente previo permesso da parte del titolare della carta.