Esonero contributivo 2024: a chi spetta e quali sono i benefici
Il bonus esonero contributivo è una delle misure introdotte per sostenere lavoratori e imprese in Italia. In questo articolo, esploreremo cos’è l’esonero contributivo, a chi spetta e come richiederlo.
Cos’è l’esonero contributivo?
L’esonero contributivo è un incentivo fiscale che riduce o elimina l’obbligo di versare i contributi previdenziali per determinate categorie di lavoratori e aziende. Questo significa che il datore di lavoro, o in alcuni casi il lavoratore stesso, beneficia di uno sconto sui contributi da versare all’INPS, ottenendo così un risparmio economico importante. L’obiettivo dell’esonero contributivo è incentivare l’assunzione, sostenere i lavoratori in difficoltà e favorire l’occupazione di giovani e donne.
Chi ha diritto all’esonero contributivo nel 2024?
L’esonero contributivo per dipendenti si applica in particolare a determinate categorie di lavoratori e nuovi assunti, soprattutto giovani e mamme lavoratrici. I principali destinatari sono:
- Giovani under 36: il bonus incentiva le aziende ad assumere giovani sotto i 36 anni di età con contratti stabili, come quelli a tempo indeterminato;
- Mamme lavoratrici: è previsto un esonero specifico per le madri lavoratrici, un incentivo per favorire il ritorno al lavoro dopo la maternità e supportare la conciliazione tra vita familiare e professionale.
Esonero contributivo mamme lavoratrici 2024: come funziona?
Il bonus mamme esonero contributivo è una misura pensata per le donne che tornano a lavorare dopo la maternità. Questo esonero contribuisce a ridurre i costi previdenziali per le mamme lavoratrici, permettendo loro di usufruire di un sostegno economico che favorisce il reinserimento nel mercato del lavoro. L’obiettivo di questa agevolazione è di incoraggiare le aziende a riassumere o mantenere le lavoratrici madri, creando un ambiente lavorativo più inclusivo e andando a colmare il fenomeno della disparità di genere nel lavoro, in senso più ampio.
Autodichiarazione esonero contributivo lavoratrici madri
Per ottenere l’esonero contributivo per lavoratrici madri è necessario spesso presentare un’autodichiarazione, un documento con cui la madre richiede formalmente l’agevolazione e dichiara di avere diritto al beneficio. Questo permette all’INPS e all’azienda di verificare la situazione lavorativa e familiare della lavoratrice.
Esonero contributivo giovani under 36: come funziona?
L’esonero contributivo under 36 è un’agevolazione rivolta alle aziende che assumono giovani fino a 36 anni d’età. Questa misura permette all’azienda di beneficiare di una riduzione dei contributi previdenziali, riducendo i costi del lavoro per incoraggiare l’occupazione giovanile. Per l’anno 2024, l’esonero è esteso a nuovi contratti a tempo indeterminato o stabilizzazioni di contratti già in essere.
Esonero contributivo 2024: come richiederlo
Per richiedere l’esonero contributivo, il datore di lavoro deve presentare domanda all’INPS, indicando i dati del lavoratore e rispettando le condizioni stabilite dalla normativa. È necessario compilare tutti i moduli richiesti e fornire documenti necessari (autodichiarazione) come nel caso delle madri lavoratrici, per confermare il diritto al bonus.
Esoneri contributivi: i vantaggi per lavoratori e aziende
Quando parliamo di “esonero contributivo”, ci riferiamo a una riduzione o esenzione totale dei contributi previdenziali obbligatori che un’azienda o un lavoratore autonomo dovrebbe versare all’INPS. In pratica, significa che per un certo periodo l’azienda paga meno contributi per i propri dipendenti, o il lavoratore autonomo versa un importo ridotto.
I vantaggi principali che si creano sia per i datori di lavoro che per i dipendenti sono:
- Riduzione del costo del lavoro: l’esonero contributivo consente alle aziende di risparmiare sui contributi previdenziali e assistenziali dovuti per i dipendenti, riducendo così il costo complessivo del lavoro. Questo può incoraggiare le imprese ad assumere più persone o a investire in personale più qualificato;
- Maggiore occupazione: grazie ai minori costi contributivi, le aziende possono essere più inclini a creare nuovi posti di lavoro. Gli esoneri contributivi sono spesso mirati a favorire l’assunzione di categorie specifiche, come i giovani, le donne o i disoccupati di lunga durata, migliorando così l’occupazione per queste categorie;
- Incentivo all’assunzione a tempo indeterminato: molte misure di esonero contributivo sono pensate per promuovere contratti stabili, come quelli a tempo indeterminato. Questo vantaggio si traduce in una maggiore sicurezza per i lavoratori e in una maggiore stabilità aziendale;
- Sostegno alle start-up e alle PMI: le piccole e medie imprese e le start-up possono trarre grande beneficio da tali esoneri, soprattutto nelle fasi iniziali, riducendo il peso delle spese per il personale e permettendo loro di crescere più velocemente;
- Incremento della competitività: abbassando i costi del lavoro, le aziende possono investire più risorse in altri settori, come ricerca e sviluppo, formazione o miglioramento dei processi produttivi, aumentando così la loro competitività sul mercato;
- Vantaggi per i lavoratori: l’esonero contributivo non influisce negativamente sui diritti previdenziali dei lavoratori, che continuano ad accumulare contributi per la pensione. Quindi, da un lato i datori di lavoro risparmiano, ma dall’altro i dipendenti non perdono i loro benefici previdenziali.
Lo sapevi che…
Il bonus per l’assunzione di giovani under 36 e di donne vulnerabili è stato un pilastro del piano di ripresa. Nel 2022, ad esempio, il numero di aziende che ha beneficiato di queste misure è aumentato di circa il 30% rispetto agli anni precedenti. Le statistiche indicano che le imprese che hanno usufruito di queste agevolazioni hanno assunto circa 120.000 giovani e 50.000 donne.
Inoltre, secondo un rapporto del 2023, il settore privato ha rappresentato oltre l’85% delle richieste di esonero contributivo negli ultimi anni, con il settore manifatturiero e dei servizi che ne sono i maggiori beneficiari. Questo perché le PMI, in particolare, hanno trovato nell’esonero contributivo un’opportunità per sostenere i costi del lavoro e mantenere competitività.
Anche il settore turistico ha beneficiato ampiamente di queste misure, soprattutto in regioni ad alta affluenza turistica come Veneto, Lombardia e Sicilia.