L’economia circolare sta sempre più cambiando le nostre abitudini e introduce una graduale rivoluzione rispetto al concetto di economia lineare. Si tratta di un nuovo modo di pensare a come investire i propri soldi in beni e servizi, prediligendo il noleggio all’acquisto, l’usato o il ricondizionato al nuovo oppure riparando ciò che abbiamo in casa anziché buttare e fare un nuovo acquisto. Questa filosofia porta dei vantaggi all’ambiente, cercando di sfruttare al massimo la vita di un prodotto limitando gli sprechi, ed offre interessanti opportunità di risparmio anche al consumatore finale.
L’economia circolare, dunque, non punta alla vendita di un prodotto ma cerca di abbinarlo ad un servizio, favorendo il riuso e la riciclabilità.
Il suo contesto applicativo è ogni giorno sempre più ampio: dalle automobili agli elettrodomestici, dagli arredamenti alle attrezzature sportive. Vediamo insieme alcuni esempi di economia circolare e i vantaggi che ne derivano.
Le automobili non si muovono per oltre il 95% del tempo
Secondo un’indagine condotta da Accenture, le automobili possedute dai privati rimangono parcheggiate per oltre il 95% della giornata. Le aziende del settore automotive, dunque, stanno rivalutando i propri piani di business focalizzandosi sul concetto di Mobility as Service, non puntando più sul numero totale di auto vendute ma sul loro utilizzo nei diversi contesti urbani. Nelle grandi città, ad esempio, ha preso sempre più piede il car sharing, che permette di utilizzare l’auto solo quando necessario al solo costo del servizio utilizzato, abbandonando il concetto di proprietà del mezzo. In modo similare, si sta diffondendo il noleggio a lungo termine che offre maggiori flessibilità all’utente. Ad esempio, è possibile stipulare un numero massimo di KM / anno e ridurre la rata mensile del noleggio, pagando di fatto solo quanto effettivamente utilizzato. Inoltre, non essere vincolati ad un mezzo di proprietà, permette di cambiare veicolo molto più frequentemente, prediligendo modelli nuovi, sciuri e con un sempre più basso impatto ambientale dovuto dalle emissioni.
Ora si può anche noleggiare il divano
Durante l’ultima edizione della Settimana del Design a Milano, sono state presentate diverse proposte che permettono di noleggiare gli arredamenti di casa, come il divano, dando poi la possibilità di riscattare il prodotto al termine del noleggio nel caso in cui si voglia mantenerlo per più tempo.
Attraverso questa modalità, sarà possibile rinnovare periodicamente i complementi d’arredo della propria casa seguendo le tendenze del momento, senza dover effettuare un grosso investimento iniziale nell’arredamento. Sarà così possibile cambiare modello, tessuto o colore in base alle proprie esigenze. In un’ottica di economia circolare l’iniziativa rappresenta un grande aiuto in termini di smaltimento dei prodotti e di gestione regolamentata della richiesta.
Aderendo a queste sempre più presenti iniziative di noleggio è possibile essere parte attiva in un’ottica di sostenibilità e attenzione per l’ambiente e al contempo beneficiare di un risparmio immediato sull’acquisto.
Questi progetti avranno sicuramente una lunga permanenza sul mercato, complice l’indiscutibile risparmio economico senza tralasciare l’attenzione ecologica che aiuta ad essere presa in considerazione da tantissime persone che hanno a cuore il pianeta.
QUICK TIPS
Sapevi che …
- Secondo un recente Osservatorio Compass il 38% degli italiani, acquista complementi d’arredo sui canali digitali. Questa percentuale sale al 49% se filtrata solo per gli under 30. L’arredamento rappresenta ancora una categoria merceologica per la quale “toccare con mano” il prodotto è tutt’oggi un’esperienza in store irrinunciabile. Proprio per questo aspetto non trascurabile dal report emerge che un 15% dei consumatori si informa sul canale fisico acquistando successivamente online per via dei prezzi più competitivi (68%) e della maggiore disponibilità di prodotti e marchi (34%) e un 28% che effettua l’intero processo di acquisto presso il punto vendita.
- Sempre dallo stesso Osservatorio emerge l’esigenza del 70% degli Italiani di effettuare migliorie alla propria abitazione e arredamento nell’arco dei prossimi 12 mesi. · Per saperne di più rimandiamo al link ufficiale Osservatorio Compass: Casa e Arredamento 2022