Le cambiali sono strumenti finanziari di credito utilizzati per formalizzare una promessa di pagamento. Si tratta di titoli esecutivi che attestano l’impegno di una persona (emittente) a pagare una determinata somma di denaro a un’altra persona (beneficiario) entro una scadenza specificata. Le cambiali possono essere emesse sotto forma di pagherò cambiario, dove l’emittente si impegna a pagare direttamente al beneficiario, o come tratta, dove un terzo soggetto, chiamato trattario, è incaricato di effettuare il pagamento. Grazie alla loro natura legale e alla possibilità di girare la cambiale, questi strumenti sono ampiamente utilizzati per garantire transazioni commerciali e finanziarie, offrendo una sicurezza aggiuntiva per i creditori.
Cambiale attiva e passiva: cosa sono e quali sono le differenze?
Le cambiali attive e passive sono strumenti finanziari utilizzati per documentare l’indebitamento e il credito tra due parti. Ecco le differenze principali:
- Cambiale Attiva:
- Emettitore: Chi emette la cambiale, ovvero colui che deve pagare una somma di denaro ad un’altra parte.
- Beneficiario: Colui che riceverà il pagamento stabilito dalla cambiale.
- Contenuto: Specifica l’impegno del debitore a pagare una determinata somma di denaro al beneficiario entro una data prestabilita.
- Rischi: Se il debitore non onora l’impegno, il beneficiario può intraprendere azioni legali per ottenere il pagamento.
- Cambiale Passiva:
- Accettante: Colui che accetta l’impegno di pagare una determinata somma di denaro al beneficiario alla scadenza della cambiale.
- Estratto Contabile: Documento contabile emesso dalla banca, su richiesta del cliente, che certifica il pagamento della cambiale.
- Pagamento: Il debitore paga la somma specificata al beneficiario, e l’accettante paga al debitore nella data di scadenza.
- Rischi: Se l’accettante non onora l’impegno di pagamento alla scadenza, il beneficiario può intraprendere azioni legali per ottenere il pagamento.
In sostanza, la principale differenza tra le due è il ruolo delle parti coinvolte nella transazione finanziaria. Nella cambiale attiva, il debitore emette l’impegno di pagamento al beneficiario, mentre nella cambiale passiva, un terzo soggetto accetta l’impegno di pagare alla scadenza.
Cambiale pagherò: cos’è e come funziona
La “cambiale pagherò” è un tipo specifico di cambiale che si caratterizza per essere in bianco, ovvero non contenere l’importo né la data di scadenza. Questo tipo di cambiale è spesso utilizzato come mezzo di finanziamento o come garanzia in operazioni commerciali.
La principale caratteristica della cambiale pagherò è che il suo valore e la data di scadenza devono essere compilati dal debitore (emittente) prima che la cambiale diventi esigibile. Una volta compilata correttamente, la cambiale pagherò diventa un impegno vincolante del debitore a pagare l’importo specificato al beneficiario (colui che riceverà il pagamento).
Essenzialmente, la cambiale pagherò funziona come una promessa di pagamento, con l’importante distinzione che deve essere compilata dal debitore prima di diventare vincolante. Questo tipo di cambiale può essere utilizzato in varie transazioni commerciali e finanziarie, consentendo alle parti di fissare l’importo e la data di scadenza in base agli accordi specifici tra loro.
Cambiale tratta
La “cambiale tratta” è un tipo di cambiale che si distingue per il fatto che viene emessa come promessa di pagamento futura anziché per il pagamento immediato di una somma già dovuta. In altre parole, il debitore emette la cambiale tratta per impegnarsi a pagare una determinata somma di denaro ad una data futura.
La cambiale tratta è utilizzata principalmente nelle transazioni commerciali a lungo termine o nelle operazioni finanziarie che prevedono un pagamento ritardato. Di solito, il documento specifica la data futura in cui il pagamento deve essere effettuato dal debitore al beneficiario.
Quando il debitore emette una cambiale tratta, questa viene consegnata al beneficiario (destinatario del pagamento). Successivamente, il beneficiario può scegliere di conservare la cambiale fino alla data di scadenza o di trasferirla a terzi.
Una volta giunta la data di scadenza indicata sulla cambiale tratta, il debitore è tenuto a pagare la somma specificata al beneficiario. Se il pagamento non viene effettuato, il beneficiario può intraprendere azioni legali per recuperare il debito.
Compilazione cambiale
La compilazione delle cambiali è solitamente molto intuitiva poiché simile a quella dell’assegno. La compilazione della cambiale prevede quindi l’inclusione di:
- data e luogo di emissione;
- importo della cambiale riportato in cifre e lettere;
- AL (nome del beneficiario);
- firma di colui che compila il modello: in caso di pagherò firmerà l’emittente che promette di pagare; nella tratta la firma sarà del traente, cioè di chi ordina di pagare un altro soggetto;
- dati sul debitore (cognome e nome, luogo e data di nascita, codice fiscale, indirizzo di residenza o di domicilio). Nel pagherò i dati del debitore corrispondono a quelli di chi deve effettuare il pagamento. Nel caso della tratta vanno inseriti i dati del trattario, che pure deve procedere al pagamento, ma che non rappresenta lo stesso soggetto che compila il documento;
- domiciliazione, ovvero l’indirizzo in cui deve avvenire il pagamento, solitamente una banca;
- indicazione della scadenza:
- PAG, da completare con “pagherò” quando si fa riferimento ad una promessa di pagamento, o con “pagate per questa cambiale”, se si compila una tratta, cioè un ordine di pagamento.
Attenzione perché, in caso manchi uno o più elementi, si avrà a che fare con una cambiale incompleta mentre, se ci si accorda su un riempimento del titolo dopo la sua emissione, si parlerà di cambiale in bianco.
Quanto tempo ho per pagare una cambiale scaduta?
Una volta scaduto il titolo, il beneficiario può andare al luogo di domiciliazione segnato sulla cambiale per incassare la quota dovuta. Il tempo relativo alla scadenza della cambiale può essere determinato in quattro modi:
- A vista, il pagamento avviene al momento della presentazione al debitore e comunque entro l’anno della data di emissione;
- A giorno fisso, entro il giorno preciso indicato di pagamento;
- A certo tempo data, dopo un certo periodo di tempo dalla data di emissione, scrivendo, ad esempio, sulla cambiale la dicitura “A 120 giorni pagherò…”;
- A certo tempo vista, vale solo per la tratta, e prevede che il termine previsto di pagamento si calcoli partendo dalla data di accettazione della tratta.
Non pagare una cambiale entro la scadenza stabilita può, come abbiamo visto nel precedente paragrafo, risultare in un protesto o in un pignoramento di beni immobili, stipendi, finalizzato al recupero del credito, senza l’intermediazione di un tribunale.
Tuttavia, se per mancanza di liquidità o distrazione, si supera la data del pagamento, il debitore ha due giorni feriali per provvedere al mancato pagamento senza subire conseguenze.
Lo sapevi che…
In caso di necessità finanziarie si può ricorrere al prestito con cambiali, ovvero un finanziamento che viene rimborsato attraverso rate mensili, ma tramite cambiali da sottoscrivere e pagare entro una certa data di scadenza concordata con il creditore.
Essendo esse dei titoli esecutivi, le conseguenze di questi prestiti sono le stesse delle cambiali. La richiesta di finanziamenti con cambiali impiega pochi giorni, e si svolge attraverso la verifica di alcuni dati del debitore:
- il suo reddito che fa da garanzia;
- la presenza di protesti in atto;
- il controllo del suo livello di indebitamento.