Cos’è un’ingiunzione di pagamento?
L’ingiunzione di pagamento (anche conosciuta con l’espressione decreto ingiuntivo o provvedimento monitorio) è uno strumento giuridico spesso adottato dai creditori per riscuotere una somma di denaro dovuta o la consegna di un bene mobile, senza dover sottostare ai prolungati tempi di una causa ordinaria.
Sebbene l’argomento sia piuttosto esteso, in questa sede cercheremo di capirne di più su cosa succede se non pago un’ingiunzione di pagamento, andando ad analizzare in primis in cosa consiste questa forma giuridica e fornendo alcuni esempi con cui si manifesta.
Prima di concentrarci su quali tipi di decreto ingiuntivo esistano, vediamo meglio cos’è e perché si usa. Innanzitutto, l’ingiunzione di pagamento prevede la richiesta di riscossione, tramite giudice, di un inadempimento finanziario all’insolvente da parte di un creditore.
Si adotta il metodo dell’ingiunzione poiché il procedimento risulta più veloce da emettere e più economico rispetto ad un processo ordinario.
Cosa succede se non si paga una ingiunzione di pagamento?
Non procedere al pagamento di un’ingiunzione comporta ovviamente delle ripercussioni che possono essere economiche, con dei costi del procedimento legale emessi in base al valore del debito residuo (come puoi leggere dalle nostre tabelle qui), o di altra natura.
Tra le altre conseguenze, infatti, troviamo:
- Recupero forzato dei crediti: Il creditore potrebbe intraprendere azioni legali per recuperare il debito attraverso il pignoramento di beni, addebiti su conti bancari o altri mezzi legali previsti dalla legge.
- Interessi e spese aggiuntive: Il mancato pagamento potrebbe comportare l’applicazione di interessi di mora e l’aggiunta di spese legali, aumentando l’ammontare complessivo del debito.
- Danno al credito: Il mancato pagamento di un debito può avere un impatto negativo sul tuo punteggio di credito. Questo potrebbe rendere più difficile ottenere finanziamenti o prestiti in futuro.
- Segnalazione alle agenzie di recupero crediti: Il creditore potrebbe segnalare il debito ad agenzie di recupero crediti, che potrebbero intraprendere azioni per recuperare il debito.
È sempre consigliabile cercare di risolvere tempestivamente le questioni relative ai debiti e, se possibile, cercare accordi di pagamento o negoziare con il creditore per evitare ulteriori complicazioni legali e finanziarie.
Ricorso per ingiunzione di pagamento: i tempi
In generale, per quanto riguarda l’ingiunzione di pagamento i tempi previsti per l’emissione del relativo decreto sono di 40 giorni dal deposito del ricorso, termine che può essere ridotto a 10 giorni o aumentato fino a 60 giorni, ai sensi dell’articolo 641 del Codice di procedura civile.
Nel caso in cui non si arrivi ad un accordo tra le parti dopo l’emissione dell’ingiunzione di pagamento, il creditore potrà richiedere l’attuazione del decreto ingiuntivo esecutivo. In mancanza di una risoluzione, dall’ottenimento del decreto ingiuntivo il creditore arriva al pignoramento in circa 90 giorni di tempo.
Ingiunzione di pagamento: si può rateizzare?
L’ingiunzione di pagamento è un provvedimento legale che obbliga una persona a saldare un debito. Ma cosa succede se non si ha la possibilità di pagare l’intero importo in un’unica soluzione? In molti casi, è possibile chiedere di rateizzare l’ingiunzione di pagamento. Tuttavia, la rateizzazione è soggetta all’approvazione del titolare del credito, che valuta la situazione economica del richiedente e la possibilità di un piano di pagamento sostenibile.
Ingiunzione di pagamento tra privati
L’ingiunzione di pagamento non riguarda solo le situazioni tra imprese e consumatori, ma può essere utilizzata anche tra privati. In questo caso, quando una persona non paga un debito a un’altra, il creditore può ricorrere all’ingiunzione di pagamento per ottenere il rimborso forzato. Il procedimento legale è simile a quello tra imprese, ma in genere è più semplice e rapido, soprattutto per importi contenuti. L’ingiunzione di pagamento tra privati è uno strumento utile per risolvere rapidamente le controversie in caso di inadempimento, senza dover passare per un lungo processo giudiziario.
Come agire a seguito di un’ingiunzione di pagamento?
Se hai ricevuto un’ingiunzione di pagamento puoi agire in questi modi:
- saldare l’inadempimento entro i termini indicati dal Giudice e/o dal creditore;
- trovare un accordo con il creditore in modo da rateizzare il pagamento dovuto. La rateizzazione può avvenire mettendosi d’accordo su un piano di rientro secondo dei tempi e delle scadenze entro le quali saldare la quota. A questo proposito puoi contattare KRUK per farti assistere nella creazione di un piano di rientro rateizzato su misura oppure per usufruire dell’opzione di saldo e stralcio.
Lo sapevi che…
Da e-KRUK, la piattaforma digitale di KRUK, puoi visionare in ogni momento e ovunque tu sia:
- lo stato del tuo debito
- lo storico dei pagamenti
- la scadenza delle rate.