Settembre è arrivato e con esso anche il cosiddetto back to school, definizione che identifica la ripresa delle scuole e l’inizio di un nuovo ciclo stagionale, con l’incedere dell’autunno. Alla tradizionale leggera tristezza, peraltro quest’anno si aggiunge anche il temuto aumento dei prezzi che già stiamo riscontrando in tutti gli ambiti della vita quotidiana e che influenzerà anche le spese relative al rientro a scuola o al lavoro.
Al caro sul costo dei carburanti e dell’energia, si aggiungono anche le altre spese da gestire, tra cui quelle scolastiche e lavorative di per sé percepite come secondarie, ma che diventano complicate da affrontare se sommate al resto.
Vediamo allora quali sono in dettaglio le spese legate al periodo del back to school, come incidono sul nostro portafoglio e, soprattutto, come gestire i risparmi con alcuni suggerimenti pratici.
Back to school: costo medio
Quando si parla di oggetti tipici da rientro a scuola, soprattutto nel caso dei ragazzi che frequentano la scuola dell’obbligo, la mente va ai vari astucci, cartelle o borse, diari, cancelleria e, per i più piccoli, grembiuli. L’incidenza di questi costi già aumenta se si acquistano prodotti legati ai franchising dei cartoni o dei personaggi di film o fumetti, molto amati dai più giovani. Secondo un’indagine di Idealo, si stima che per il solo kit base per il corredo back to school 2022 (composto da astuccio, diario, zaino, penne, matite, evidenziatori, quaderni, righelli e poco altro) si spenda in media 301.34 euro per alunno, con un rialzo del 6,1% rispetto al 2021.
La parte del leone tra le spese la fanno, però, i testi scolastici e i dizionari. Anche in questo campo purtroppo il trend del costo dei libri è in salita fino al +3% rispetto all’anno scorso. La media prevede un esborso tra i 443.03 euro e i 481.04 euro per l’acquisto dei volumi obbligatori e per due dizionari.
In generale, sono gli studenti che stanno per iniziare un nuovo ciclo scolastico, sia esso prima media o prima liceo, a richiedere maggiori sforzi economici. Ad esempio si calcola che per un allievo di prima liceo occorrano anche in media più di 1.250 euro.
Infine, non andrebbero ignorate le spese relative ai computer e alla connessione Internet di casa necessari per poter studiare o, come abbiamo tristemente notato negli scorsi anni, per la DAD (didattica a distanza). Ci soffermeremo meglio su queste nei paragrafi successivi.
Back to work: che tipi di spese esistono
Tornare in ufficio potrebbe sembrare meno dispendioso del rientro a scuola, ma non andrebbe sottovalutata tutta quella serie di costi che si affrontano ogni giorno già per recarsi sul luogo di lavoro, basti pensare agli aumenti vertiginosi del prezzo della benzina e degli altri carburanti rispetto agli scorsi anni (come mostrato nei grafici e dalla tabella dati del Ministero della Transizione Ecologica). Oltre ai trasporti, non vanno trascurate le spese legate al pranzo fuori e agli snack e, se ci si deve attenere a un certo dress code, persino all’abbigliamento adatto all’ufficio e ai costi di lavanderia.
Anche chi ha l’opportunità di lavorare da casa deve affrontate delle spese destinate all’attività lavorativa, come l’acquisto di dispositivi elettronici di vario tipo (schermi per pc, tablet, stampanti e cartucce), cavi e adattatori, poltrone ergonomiche o cancelleria, nonché dal pagamento delle bollette per connessioni veloci ed energia, con rincari previsti del 100%.
Come gestire le spese del rientro al meglio
Dal momento che si tratta di costi elevati che incidono sul tenore di vita personale e della nostra famiglia diventa importante agire per contenerli, risparmiando in vari modi.
Nell’ambito delle spese scolastiche e lavorative puoi considerare questi consigli di gestione delle spese:
- l’acquisto di libri usati (che aiuta anche l’ambiente) che fa risparmiare anche oltre il 24%;
- prima di comprare qualsiasi bene, comparane i prezzi online: a una più ampia varietà di prodotti corrisponderà anche una maggiore probabilità di risparmio;
- raggiungere l’istituto scolastico o il luogo di lavoro, invece che in auto, a piedi, in monopattino, in bicicletta, scelta spesso anche più salutare. In caso di spostamenti a grandi distanze si può optare per i mezzi pubblici. Se l’uso dell’auto è imprescindibile si può provare a fare spostamenti misti, mezzi + car sharing (se il servizio è attivo nella tua città), rinunciando al possesso di un’auto personale evitandone l’usura quotidiana e i costi di manutenzione, bolli e assicurazione. Infine, se le soluzioni precedenti fossero impraticabili si potrebbe optare per la condivisione dell’auto, dividendo le spese di carburante con altri colleghi che fanno lo stesso tragitto;
- come nell’esempio dei libri (acquistabili usati), anche in caso di necessità di un nuovo computer portatile o un altro dispositivo elettronico, per risparmiare si può fare ricorso ai prodotti rigenerati, grazie ai quali puoi arrivare a pagare anche il 38% in meno rispetto a un modello più recente e nuovo di fabbrica;
- per la pausa pranzo o per lo spuntino di metà mattina, prepara il cibo a casa e conservalo in una confezione ermetica: oltre a tagliare sui costi di mensa o ristorante, potrai contare su un pasto più sano e della quantità che preferisci;
- che sia per la scuola o per il lavoro, è sempre consigliabile non acquistare tutto quello che crediamo ci serva subito, ma attendere un po’ (ad esempio, a quando alcuni prodotti che abbiamo dall’anno precedente non si siano esauriti completamente) prima di correre in negozio.
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