Un fondo pensione è un’entità finanziaria creata per aiutare le persone a risparmiare e investire denaro per la pensione. Lo scopo principale di un fondo pensione è fornire un flusso di reddito stabile durante la fase della pensione, quando il lavoratore smette di guadagnare un reddito attivo. Questi fondi sono spesso gestiti da società di gestione di investimenti specializzate, che prendono decisioni finanziarie mirate a massimizzare i rendimenti per i partecipanti.
Sono indicati per tutti coloro che intendono integrare la propria pensione grazie ad un risparmio a lungo termine: viene definita pensione complementare. La loro importanza ha acquisito sempre maggiore rilievo in quanto permette di avere una rendita certa in età pensionistica, mitigando le problematiche che potrebbero emergere su pensioni sempre più basse in futuro.
Una volta depositati i soldi nel fondo pensione, una tantum o con pagamenti ricorrenti, è possibile ritirarli in età precedente alla pensione solamente in determinate situazioni, definite per legge. Per maggiori informazioni in tal senso, è bene leggere le condizioni che vengono offerte dal fondo che si sceglie.
Ai fondi pensione possono aderire tutti i lavoratori dipendenti pubblici e/o privati, i lavoratori autonomi, i professionisti e lavoratori o soci di cooperative.
Esistono tre diverse tipologie di fondi pensione:
- Fondi pensione chiusi (o negoziali);
- Fondi pensione aperti.
- PIP – Piani Individuali Pensionistici.
Cosa sono i fondi pensione chiusi?
I fondi pensione chiusi si intendono riservati esclusivamente ad alcune categorie di lavoratori e vengono istituiti da accordi o contratti collettivi di lavoro. Potresti averne sentito parlare come fondo pensione di categoria. Il vantaggio principale di questi fondi è che l’azienda si occupa di tutte le pratiche burocratiche ed effettua lei i versamenti, ad esempio del TFR, ogni mese o in base agli accordi. Inoltre, con il fondo di categoria hai la possibilità, versando il contributo minimo volontario, di ricevere in aggiunta il contributo dell’azienda.
Cosa sono i fondi pensione aperti?
Si definisco aperti i fondi pensione nei quali possono aderire tutti, indipendentemente dalla propria categoria lavorativa di appartenenza. I fondi pensione aperti possono essere avviati da istituti bancari, imprese assicurative, società di intermediazione mobiliare o di gestione del risparmio.
Quale è la differenza tra fondo pensione aperto e chiuso?
La principale differenza tra un fondo pensione aperto e chiuso riguarda il gruppo di persone a cui sono destinati e le modalità di accesso. Il fondo pensione aperto è disponibile per chiunque desideri aderirvi, indipendentemente dal settore lavorativo o dal datore di lavoro. Questo tipo di fondo è gestito da società finanziarie specializzate e offre maggiore flessibilità nella scelta degli investimenti e dei piani pensionistici.
D’altra parte, il fondo pensione chiuso è ristretto a un gruppo specifico di lavoratori, di solito impiegati di un’azienda o membri di una determinata categoria professionale. Questi fondi sono creati e gestiti dal datore di lavoro o da associazioni di categoria. Il vantaggio principale di un fondo chiuso è che spesso offre contributi più generosi da parte dell’azienda o dell’ente che lo gestisce.
Inoltre, i fondi pensione chiusi possono avere politiche di investimento più conservative rispetto ai fondi aperti, poiché sono progettati per fornire benefici pensionistici specifici ai loro partecipanti. Nel complesso, la scelta tra un fondo aperto e chiuso dipende dalle esigenze individuali, dalla stabilità del datore di lavoro e dalle preferenze riguardo alla gestione degli investimenti e alla sicurezza finanziaria durante la pensione.
Cosa sono i Piani Individuali Pensionistici (PIP)?
Sono rilasciati esclusivamente da assicurazioni. Si caratterizzano per il fatto di avviare esclusivamente piani di tipo individuale. I PIP hanno una gestione più complessa delle altre due forme di previdenza, per cui è importante leggere bene i documenti forniti dalla società con cui si stipula il piano.
Fondi pensione, i vantaggi fiscali
I contributi che versi al fondo sono deducibili dal reddito IRPEF fino a 5.164,57 euro l’anno. Soprattutto per i redditi medio – bassi, questa deduzione porta a pagare nell’immediato meno imposte sul reddito di quanto previste inizialmente.
Inoltre, la pensione complementare è tassata con un’aliquota agevolata che varia tra il 15% e il 9%, a seconda degli anni di aderenza al fondo. Lasciando il TFR in azienda, l’erogazione totale del TFR viene tassata con la stessa aliquota IRPEF dei redditi percepiti in quell’anno, ben più alta delle percentuali indicate in precedenza.
I fondi pensione rappresentano quindi, in un’ottica di risparmio, un modo pratico per assicurarsi un futuro più sereno e per cercare di minimizzare il problema sul taglio pensioni purtroppo sempre presente.
In definitiva, aderendo ai fondi pensione non si beneficerà solo della mensilità dell’Inps, ma anche una forma aggiuntiva di contributo. Si tratta di un vero e proprio tipo di investimento grazie al quale poter affrontare meno problemi per il futuro e ottenere maggiore stabilità finanziaria anche al termine della propria attività lavorativa.
QUICK TIPS
Sapevi che …
- La Banca Centrale Europea (BCE) ha recentemente pubblicato le statistiche relative ai fondi pensione nell’area europea al primo trimestre del 2022.
- I risultati dell’Osservatorio fotografano una diminuzione degli asset totali dei fondi a 3.233 miliardi di euro, rispetto ai 3.354 miliardi del quarto trimestre dell’anno precedente.