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Educazione Finanziaria

Che cosa sono le cambiali e come funzionano?

Le cambiali sono dei titoli di credito che garantiscono a chi le possiede il diritto a ottenere il pagamento di una quota dovuta, entro dei termini precisi.

Anche se meno diffusa rispetto agli anni Ottanta perché sostituita da metodi di pagamento diversi, la cambiale rappresenta ancora una forma di credito sicura, ed è definita dall’art. 1 r.d. 1669/33 (la cosiddetta legge cambiaria).

Cambiale attiva e passiva: quali sono le differenze?

La cambiale attesta l’esistenza di un debito e di un credito ed, essendo un titolo esecutivo, costituisce il primo passo verso un’esecuzione forzata in caso di insolvenza.

In ambito aziendale, le cambiali possono essere attive e passive:

  • Cambiale attiva: l’azienda è beneficiaria di un credito;
  • Cambiale passiva: l’azienda è obbligata al pagamento riportato sul titolo di credito (l’azienda è debitrice).

Nel momento in cui avviene, ad esempio, una vendita ma l’acquirente non ha modo di pagare subito, il venditore può chiedere al debitore il rilascio di una cambiale, come forma di attestazione dell’esistenza di un debito nei suoi confronti. Quest’ultimo si estinguerà quando il compratore procederà al pagamento entro la scadenza pattuita.

Quali sono i tipi di cambiale?

Esistono diverse tipologie di cambiali, con le più comuni che sono rappresentate dalla cambiali tratte e dai pagherò.

Cambiale pagherò

Il pagherò, o vaglia cambiario, contiene la promessa che chi la emette effettua il pagamento della somma indicata nel titolo.

Nella cambiale pagherò i soggetti interessati sono l’emittente (debitore) ed il beneficiario (creditore).

Con questa cambiale, chi contrae il debito può posticipare un pagamento ed il creditore può cederla a terzi tramite la girata, anche se sarà sempre l’emittente originario a pagare perché il beneficiario girante agirà soltanto da tramite e garante.

Cambiale tratta

La molto diffusa cambiale tratta è un titolo di credito che contempla la presenza di un ordine di pagamento che viene trasmesso da un soggetto a un altro. La sua popolarità deriva dal fatto che, affidando ad un soggetto terzo il pagamento di un debito, si ha la certezza che il debito venga saldato.

A differenza del pagherò, la cambiale tratta si svolge tra tre soggetti, ovvero:

  • Traente (ordinante)
  • Trattario (riceve l’ordine)
  • Beneficiario

La sua emissione parte dal traente che ordina al trattario (che riceve l’ordine) di pagare un altro soggetto, il beneficiario.

Di conseguenza, da un lato si crea il cosiddetto rapporto di valuta, che si instaura tra il traente e il primo prenditore del titolo, e il rapporto di provvista, che interessa il traente e il trattario. Il trattario, apponendo la propria firma per accettazione della tratta diventa il  debitore principale.

Cambiale agraria

La cambiale agraria consente di ricevere dei finanziamenti bancari, con sconto dell’effetto,  che servono a coprire delle spese da destinare alla produzione agricola.

In caso di mancato pagamento, la banca potrà intervenire nei confronti del debitore o degli obbligati tramite protesto.

Come si compila una cambiale?

La compilazione cambiali è solitamente molto intuitiva poiché simile a quella dell’assegno. La compilazione cambiale prevede quindi l’inclusione di:

  • data e luogo di emissione;
  • importo della cambiale riportato in cifre e lettere;
  • AL (nome del beneficiario);
  • firma di colui che compila il modello: in caso di pagherò firmerà l’emittente che promette di pagare; nella tratta la firma sarà del traente, cioè di chi ordina di pagare un altro soggetto;
  • dati sul debitore (cognome e nome, luogo e data di nascita, codice fiscale, indirizzo di residenza o di domicilio). Nel pagherò i dati del debitore corrispondono a quelli di chi deve effettuare il pagamento. Nel caso della tratta vanno inseriti i dati del trattario, che pure deve procedere al pagamento, ma che non rappresenta lo stesso soggetto che compila il documento;
  • domiciliazione, ovvero l’indirizzo in cui deve avvenire il pagamento, solitamente una banca;
  • indicazione della scadenza:
  • PAG, da completare con “pagherò” quando si fa riferimento ad una promessa di pagamento, o con “pagate per questa cambiale”, se si compila una tratta, cioè un ordine di pagamento.

Attenzione perché, in caso manchi uno o più elementi, si avrà a che fare con una cambiale incompleta mentre, se ci si accorda su un riempimento del titolo dopo la sua emissione, si parlerà di cambiale in bianco.

Cambiale non pagata: cosa succede?

In caso di cambiali non pagate, si può avere a che fare con due tipi di conseguenze:

  1. il protesto, ovvero un atto con cui un notaio, un ufficiale giudiziario o un segretario comunale certifica il mancato pagamento della somma indicata, che corrisponde alla cosiddetta levata di protesto (descritta nell’art. 51 della legge cambiaria).
  2. il pignoramento, che fa partire il processo esecutivo di espropriazione forzata dei beni del debitore.

Cosa succede se non pago una cambiale?

Dopo la scadenza della cambiale non corrisposta, il creditore può inviare al debitore l’atto di precetto, cioè un ultimo avvertimento di pagamento da compiere entro i successivi dieci giorni. Se neanche questo tentativo riesce a sortire alcun effetto, a partire dall’undicesimo giorno si può avviare il pignoramento.

Con il protesto il pubblico ufficiale attesta il mancato pagamento della cambiale, l’atto viene iscritto nel registro dei protestati e cattivi pagatori e, di conseguenza, il debitore non può emettere cambiali, firmare assegni né accedere al credito, sino a quando sarà attivo il protesto, cioè per 5 anni dalla sua pubblicazione. Prima dello scadere dei 5 anni, il debitore può chiedere la cancellazione del protesto tramite la camera di commercio dimostrando l’avvenuto pagamento dell’importo facciale dell’effetto e dei relativi costi di protesto.

La cambiale perde la sua valenza di titolo esecutivo dopo tre anni dalla data di scadenza, passati i quali il beneficiario della cambiale potrà agire tramite decreto ingiuntivo.

Ricapitolando, se il debitore non paga una cambiale può subire:

  • un immediato pignoramento nei primi tre anni, a partire da 10 giorni dal ricevimento dell’atto di precetto;
  • dopo tre anni fino alla prescrizione del diritto di credito, un decreto ingiuntivo.

Quanto tempo ho per pagare una cambiale scaduta?

Una volta scaduto il titolo, il beneficiario può andare al luogo di domiciliazione segnato sulla cambiale per incassare la quota dovuta. Il tempo relativo alla scadenza della cambiale può essere determinato in quattro modi:

  • A vista, il pagamento avviene al momento della presentazione al debitore e comunque entro l’anno della data di emissione;
  • A giorno fisso, entro il giorno preciso indicato di pagamento;
  • A certo tempo data, dopo un certo periodo di tempo dalla data di emissione, scrivendo, ad esempio, sulla cambiale la dicitura “A 120 giorni pagherò…”;
  • A certo tempo vista, vale solo per la tratta, e prevede che il termine previsto di pagamento si calcoli partendo dalla data di accettazione della tratta.

Non pagare una cambiale entro la scadenza stabilita può, come abbiamo visto nel precedente paragrafo, risultare in un protesto o in un pignoramento di beni immobili, stipendi, finalizzato al recupero del credito, senza l’intermediazione di un tribunale.

Tuttavia, se per mancanza di liquidità o distrazione, si supera la data del pagamento, il debitore ha due giorni feriali per provvedere al mancato pagamento senza subire conseguenze.

Lo sapevi che…

In caso di necessità finanziarie si può ricorrere al prestito con cambiali, ovvero un finanziamento che viene rimborsato attraverso rate mensili, ma tramite cambiali da sottoscrivere e pagare entro una certa data di scadenza concordata con il creditore.

Essendo esse dei titoli esecutivi, le conseguenze di questi prestiti sono le stesse delle cambiali. La richiesta di finanziamenti con cambiali impiega pochi giorni, e si svolge attraverso la verifica di alcuni dati del debitore:

  • il suo reddito che fa da garanzia;
  • la presenza di protesti in atto;
  • il controllo del suo livello di indebitamento.
Redazione KRUK Italia

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