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Educazione Finanziaria

Cosa si intende con inflazione e perché è importante

Chiunque di noi, almeno una volta nella vita, ha sognato di possedere una macchina per stampare denaro. Una vita senza pensieri e senza dover fare i conti: un sogno!

Tornando alla realtà, purtroppo, tutto ciò non è possibile; ma ipotizziamo che lo fosse, sarebbe davvero un vantaggio? Un aspetto che la nostra immaginazione non tiene in considerazione è che il denaro viene utilizzato principalmente come mezzo di scambio e, di conseguenza, più denaro circola in un’economia, maggiore sarà il costo di beni e servizi. Raddoppiare la nostra disponibilità economica, dunque, non significherebbe raddoppiare la nostra capacità di spesa. Questo fenomeno si chiama inflazione.

L’attuale situazione economica però sembrerebbe contraddire questa semplice logica: i programmi di stimolo monetario attuati dalla Banca Centrale Europea (BCE), tra gli altri, hanno determinato un forte aumento di produzione di moneta negli ultimi cinque anni ma l’inflazione è rimasta costantemente al di sotto degli obiettivi delle banche centrali.

Vediamo insieme il perché!

L’idea che l’inflazione sia più alta quando l’offerta di moneta è maggiore è una delle leggi più antiche nell’Educazione Finanziaria. Le sue origini risalgono a saggi e trattati ad opera dei filosofi appartenenti alla Scuola di Salamanca, e anche di Jean Bodin e David Hume, preoccupati per l’impatto dei metalli preziosi delle colonie spagnole americane che inondavano il mercato.

Nel XX secolo troviamo invece Irving Fisher, uno dei più importanti esponenti economisti del suo tempo, il quale ufficializzò questa nozione e che divenne popolare grazie al detentore del Premio Nobel per l’Economia, Milton Friedman, che dichiarò:

«L’inflazione è sempre e ovunque un fenomeno monetario, nel senso che è e può essere prodotta solo da un aumento più rapido della quantità di moneta che della produzione»

Tutt’oggi questa affermazione è pienamente condivisa dagli economisti. Risulta pertanto “fisiologico” che i cambiamenti nell’offerta di moneta debbano richiedere del tempo prima che si manifestino nell’inflazione.

Tornando quindi al nostro desiderio iniziale di avere una macchina stampa denaro, avrebbe senso ipotizzare che le prime banconote ci arricchirebbero: inizialmente i prezzi dei prodotti rimarrebbero invariati, ma con il passare delle settimane gli esercenti inizierebbero ad aumentare i prezzi: l’inflazione è dunque un fenomeno monetario a lungo termine perché i prezzi sono fissi nel breve termine.

In breve, l’idea che l’inflazione sia direttamente correlata all’andamento dell’offerta di moneta è una delle più antiche e resistenti nell’educazione economica. Tuttavia, questa relazione diventa molto più forte nel medio-lungo termine. Sebbene oggi non abbiamo un’inflazione più elevata in risposta alle grandi iniezioni di liquidità da parte delle banche centrali, ciò è dovuto a fattori di breve termine.

Arriviamo ad oggi: negli ultimi mesi stiamo assistendo ad un aumento generale dei prezzi, dovuto non solo alle problematiche legate alla pandemia e, purtroppo, ai conflitti internazionali, ma anche all’aumento dell’inflazione dovuta dalle politiche monetarie degli ultimi anni. Nella gestione delle spese a lungo termine, è importantissimo tenere in considerazione l’inflazione come fattore determinante nella voce “spese”.

Hai già provato il Quaderno dei Conti? Ne abbiamo parlato sul blog: è uno strumento importante di pianificazione finanziaria che ti permette di tenere traccia delle spese e, in questa ottica, ti permette di vedere tra qualche anno l’effetto dell’inflazione sulle tue spese abituali.

QUICK TIPS

Sapevi che …

  • L’inflazione misurata dall’indice dei prezzi al consumo riflette la variazione percentuale annua del costo per il consumatore medio dell’acquisizione di un paniere di beni e servizi che può essere fisso o modificato a intervalli specifici, ad esempio annualmente. Verifica l’Indice di inflazione in Italia dal 1960 ad oggi di cui rimettiamo in chiaro l’andamento in calo dal 2016 al 2020.
  • Il tasso di inflazione in Italia per il 2020 è stato di -0,14%, in calo dello 0,75% rispetto al 2019.
Redazione KRUK Italia

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