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Poiché la sostenibilità diventa un’urgenza sempre più imperativa, le aziende devono ripensare l’approccio organizzativo alla sostenibilità progettando attorno a questioni specifiche e assegnando un’autorità reale ai driver. Ne abbiamo parlato anche la settimana scorsa in SOSTENIBILITÀ E AZIENDE: UNA COLLABORAZIONE IMPORTANTE

Le aziende riconoscono sempre più la sostenibilità come una priorità strategica.

Tutti gli attori coinvolti che chiedono alle organizzazioni di prendere una posizione reale, le aziende che si limitano alle sole parole non possono competere. La sostenibilità oggi deve diventare più di una pubblica relazione, di relazioni con gli investitori o di uno sforzo di responsabilità sociale d’impresa.

La moderna organizzazione della sostenibilità deve rimodellare l’approccio fondamentale di un’azienda al business, fissare obiettivi specifici e raggiungere risultati reali. Tuttavia sono ancora poche le aziende che hanno strutture organizzative progettate per trattare la sostenibilità come un reale problema di business, ed è tempo di evolversi.

Ci sono quattro principi per creare team di sostenibilità in grado di ritenere l’azienda responsabile, soddisfare le crescenti aspettative degli stakeholder, gestire i rischi e cogliere le opportunità di business. Esaminiamo insieme i primi due.

Progettare in base a specifiche questioni di sostenibilità, non sostenibilità complessiva

La sostenibilità è spesso usata come termine generico che copre molti argomenti. Il nostro lavoro dimostra che le aziende affrontano la sostenibilità in modo più efficace quando danno priorità a questioni specifiche, come le emissioni di carbonio o la gestione dei rifiuti, e progettano i loro sforzi di sostenibilità di conseguenza. Ciò consente di prendere decisioni migliori sulle risorse e sull’organizzazione. Una valutazione di materialità è un approccio comune per identificare le priorità, sia in base al potenziale impatto sul business che alla posizione unica dell’azienda per fare la differenza.

Quando si tratta di supportare il lavoro di sostenibilità su questioni specifiche, la progettazione modulare dell’organizzazione, piuttosto che un team di sostenibilità olistico e centrale, spesso funziona meglio. Un design modulare ha in genere diversi centri di eccellenza intorno a diversi problemi o opportunità di sostenibilità, con risorse significative incorporate nelle operazioni aziendali ma collegate in rete al centro e ad altre aziende che lavorano su questioni simili. Ciò offre alle aziende l’agilità di affrontare le esigenze emergenti in modo semplice. Quando si stabilisce un centro di eccellenza dedicato a un problema, l’organizzazione può scegliere di posizionare quel team principalmente al centro o per lo più incorporato in una business unit con competenze pertinenti o responsabilità primaria.

Offrire al team dedicato per la sostenibilità i diritti decisionali per eseguire il cambiamento

È importante che le aziende dispongano di un team dedicato che definisca la strategia generale di sostenibilità, stabilisca e adegui gli obiettivi, guidi l’allocazione delle risorse emissioni e coordini il lavoro dei team modulari su un determinato problema. Per essere efficace, il team dedicato deve essere in grado di prendere decisioni, eseguire cambiamenti e coinvolgere la leadership, in particolare su questioni di sostenibilità interfunzionale.

Il gruppo centrale dovrebbe avere la capacità di coinvolgere il consiglio di amministrazione e il team di gestione esecutiva come arbitri finali sulla direzione strategica. Il team può anche arruolare i leader dell’azienda per definire un’agenda di sostenibilità a livello aziendale. Quando il team ha un chiaro mandato da parte dell’azienda, può meglio passare attraverso l’organizzazione, garantendo l’impegno e l’impegno verso obiettivi di sostenibilità comuni.

Conclusioni

Man mano che la sostenibilità diventa parte integrante della strategia aziendale, un team ben progettato, dedicato a specifici problemi di sostenibilità e autorizzato a prendere decisioni, può aiutare ad acquisire valore e gestire i rischi in modo sistematico e persino trasformativo.

Nel nostro prossimo post, discuteremo i secondi due principi per organizzare team di sostenibilità efficaci.

 

QUICK TIPS

Sapevi che …

  • KRUK, membro attivo del Global Compact UN, ha ricevuto il riconoscimento per le iniziative implementate all’interno della azienda, essendo coinvolta tutta la struttura aziendale in tutti i paesi.
  • KRUK Italia seguendo le iniziative del Gruppo KRUK, da tempo ha avviato una serie di iniziative e obiettivi sostenibili, con il coinvolgimento dei dipendenti in iniziative insieme a partner riconosciuti nella gestione reale delle iniziative di sostenibilità come Plastic Free. Altre iniziative implementate all’interno dell’azienda, tra cui raccolta differenziata, raccolta di pile esauste, riduzione dell’utilizzo della carta con adozione della e-signature. Con il valore di risparmio ottenuto da queste iniziative, in particolar modo da quella di riduzione dell’utilizzo della carta a favore della firma digitale dei contratti, è stato possibile reinvestire in un progetto maggiormente impegnato. Parliamo del progetto “La Foresta KRUK“, alberi da frutta piantati in occasione del 6° anniversario, 10 alberi per ogni anno di attività, che garantiranno la riforestazione di una zona della Sicilia esposta a incendi nel periodo estivo e anche un valore di economia circolare sociale garantendo a famiglie di piccoli agricoltori di potersi prendere cura degli alberi e dei loro frutti, con conseguente valore economico in entrata che le aiuterà ad autosostenersi. Grazie ai 60 alberi piantati vengono compensati 17.400 chilogrammi di Co2 su base annua. L’iniziativa aiuta quindi ad abbattere la produzione di CO2 durante il corso dell’anno e arricchisce il paesaggio con scorci da cartolina dalle folte chiome verdi: https://business.zeroco2.eco/it/partner/kruk/
Redazione KRUK Italia

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