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In questi ultimi mesi il tema della riduzione o eliminazione di plastica, soprattutto usa e getta, da spiagge, luoghi pubblici, uffici e aziende è uno dei temi su cui si ripone più attenzione.

Sono molte infatti le iniziative e manifestazioni messe in atto alle quali abbiamo assistito anche nelle scorse settimane, inclusa l’importante iniziativa del Ministero dell’Ambiente che ha totalmente eliminato l’uso di plastica usa e getta dagli uffici ministeriali inaugurando la campagna nota ormai anche sui canali social con hashtag #PlasticFree.

Quali potrebbero quindi essere i progetti Plastic Free che un’azienda attenta a questi temi può mettere in atto?

Iniziative e progetti Plastic Free (tra cui contest, challenge e mentoring) si stanno diffondendo sempre più nel contesto nordeuropeo. Si tratta di importanti occasioni di incontro e confronto sul tema in cui poter valutare insieme valide soluzioni per la riduzione dell’uso della plastica in azienda. Ogni ruolo aziendale e competenza professionale ha un rapporto diverso con l’uso quotidiano degli oggetti e questo permette di confrontarsi per nuove soluzioni da suggerire e da adottare proprio grazie alla specifica visione dei singoli ruoli aziendali.

Campagne di sensibilizzazione creano consapevolezza e permettono l’attuazione di un nuovo approccio sul luogo di lavoro. Ecco dunque che la formazione rappresenta un valido fattore alleato nel raggiungimento di nuovi processi Plastic Free in azienda.

Vediamo quindi insieme alcuni spunti interessanti, integrabili fin da subito, per contribuire attivamente facendo la propria parte:

    1. Differenziare i rifiuti, sempre.
      Fase importante è quella di integrare la raccolta differenziata con l’eliminazione dei cestini di rifiuti misti (solitamente posti sotto alle scrivanie) e dotarsi internamente di aree di raccolta differenziata, con l’obiettivo di avere sotto controllo i flussi dei vari materiali. Noi di KRUK Italia abbiamo già adottato questo approccio da diverso tempo.
    2. Ridurre o eliminare del tutto il consumo di bottiglie di plastica.
      Ne abbiamo già parlato la settimana scorsa in Plastic Waste Free come risparmiare? e rinnoviamo quindi l’invito a eliminare, in primis, le bottigliette d’acqua usa e getta dai distributori o boccioni e adottare borracce in acciaio inossidabile riutilizzabili all’infinito. Sarà poi necessario trovare soluzioni valide per l’approvvigionamento d’acqua e ricordiamo che l’acqua del rubinetto, anche se trattata con appositi filtri o per aggiunta di anidride carbonica per chi la predilige frizzante, costa meno ed è la più sicura.
    3. Niente plastica possibilmente anche in pausa Caffè.
      Per non rinunciare a un momento di relax e convivialità tra colleghi, consigliamo di eliminare l’uso di plastica dalla zona Caffè. Per prima cosa tazzine in plastica e palette monouso saranno da sostituire con tazzine in vetro o ceramica e cucchiaini in acciaio. Ulteriore valore aggiunto l’utilizzo di cialde compostabili smaltibili nell’organico, in questo modo si potranno eliminare tutte le capsule consumate che altrimenti finirebbero nell’indifferenziata.
    4. Ridurre la plastica durante Pranzo.
      Il pranzo è un momento nel quale può esserci uno spreco di plastica importante, anche se l’utilizzo che se ne fa solitamente è molto breve: posate e confezioni di alimenti pronti o di quelli take-away. C’è poi da considerare la differenza tra chi si appoggia della mensa interna e chi invece si porta il pranzo da casa. In entrambi i casi il nostro consiglio è di non usare plastica ma posate in acciaio, piatti in ceramica o contenitori porta pranzo di vari materiali, preferibilmente in acciaio o vetro. Esistono poi materiali ecosostenibili come la melamina, il bambù e materiali riciclati che in un’ottica di economia circolare non possono che giovare all’intero processo.
    5. Ultimo, ma non meno importante: attuare la regola delle 4R.
      Per ogni attività aziendale è importante avere sempre a mente quattro passaggi basilari:

 

Conclusioni sull’approccio Plastic Free nelle Aziende

Il Ministero dell’Ambiente è un primo esempio importante in cui la Pubblica Amministrazione ha attuato un approccio Plastic Free finalizzato al raggiungimento di obiettivi sempre più ambiziosi, fino ad arrivare a quelli Zero Waste.

Oggi le aziende italiane sono finalmente pronte al cambiamento e all’adozione di una politica interna in chiave di economia circolare, con risvolti positivi sia dal punto di vista economico sia ambientale.

E la tua azienda ha già avviato un progetto Plastic Free?

Condividi la tua esperienza con noi.

QUICK TIPS

Sapevi che …

  • Ogni anno finiscono nel Mar Mediterraneo 570mila tonnellate di plastica con il risultato che per ogni chilometro di litorale, si accumulano oltre 5 kg di rifiuti plastici al giorno? L’inquinamento da plastica è diventato uno dei problemi ambientali più urgenti
    da affrontare, sia per la sua gravità, sia perché lo abbiamo ignorato per troppo
    tempo. Scopri i 10 Consigli Pelasti Free del WWF: clicca qui
Redazione KRUK Italia

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