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Fintech, pagamenti digitali in forte crescita

Lo sviluppo delle Fintech nel mondo finanziario sta trasformando il modo in cui le persone gestiscono i soldi, le transazioni e gli affari, dando vita a un settore sempre più improntato all’utilizzo del web e delle ultime tecnologie digitali. Il cambiamento che stiamo vivendo comporta un’evoluzione anche delle strategie di marketing delle organizzazioni finanziarie che intendono rimanere competitive nel contesto di uno spazio digitale in continua crescita.

Grazie al perfetto connubio tra tecnologia e finanza, in costante crescita fisiologica negli ultimi anni, nasce una nuova modalità di intendere i servizi finanziari. Con il termine tecnofinanza si indica infatti qualsiasi innovazione tecnologica nei servizi finanziari. Gli operatori del settore sviluppano nuove tecnologie per rivoluzionare il mondo dei mercati finanziari, delle banche tradizionali e delle assicurazioni (Insurtech).

Applicazioni di mobile payment (es. PayPal, Apple Pay, Satispay), criptovalute (Bitcoin, Ripple, Ethereum…), blockchain, crowdfunding, open API, chatbot, robo-advisor… questi termini, ormai entrati a far parte del vocabolario comune, finiscono nel contesto del cosiddetto fintech.

Una perfetta miscela di tecnologia e finanza in rapida crescita che sta dominando l’assetto dell’offerta dei servizi finanziari, con nuove regole ed equilibri. Un nuovo mercato in espansione, seppure ancora acerbo, ma con ampie potenzialità di crescita, con ancora diversi aspetti legali da definire e consolidare.

Con fintech gli operatori di settore amano definire «la prateria su cui correre per cogliere opportunità», volutamente lasciando nel vago i contorni di un comparto frastagliato, che trova la sua forma più nota nei pagamenti digitali, ma che spazia anche nel risparmio, negli investimenti e nel credito, attraverso il digital lending.

Numeri alla mano, come emerge dai dati dell’Osservatorio del Politecnico di Milano, i pagamenti rappresentano la principale attività, con un aumento del transato del 9% a 240 miliardi di euro nel 2018: «È un mercato che registra una crescita media del 10% annuo», ha spiegato Ivano Asaro, direttore dell’Osservatorio Innovative Payments, durante la giornata di lavori di Fintech24, l’iniziativa del Sole 24 Ore dedicata alle opportunità che l’incrocio tra finanza e tecnologia apre per le aziende. In termini di numero di transazioni nel 2018 la crescita è stata del 16%, «il che significa che ci stiamo abituando a usare la carta per importi sempre più bassi». Rispetto agli altri Paesi europei, l’Italia è però ancora al 23° posto per transazioni procapite (in media sono 65 l’anno). L’innovazione è il motore della crescita: il transato dei new digital payments nel 2018 ha registrato un boom del 56% a 80 miliardi di euro, dopo il +68% dell’anno prima.

«L’Italia non è il mercato più evoluto sui pagamenti digitali, ma si sta assistendo a un’accelerazione, i tempi sono maturi per un salto in avanti», ha detto Ilaria Curti, head of digital & smart payment di Tim. L’Italia ha un gap da colmare rispetto al resto del mondo e per questo il cambiamento deve essere più ampio e innanzi tutto culturale, come hanno messo in evidenza Andrea Cardamone, fondatore di Widiba, ed Eric Lassus, ceo di Treezor, che hanno sottolineato l’importanza di un cambiamento «che deve essere innanzi tutto culturale».

Lassus ha poi annunciato l’arrivo della piattaforma francese di “Banking-as-a-Service”, acquisita nel 2019 da Societe Générale, in Italia, dove sarà «operativa a partire dal 2020, con giù due progetti in cantiere nel primo trimestre». Al di là dei pagamenti, infatti, le applicazioni del fintech sono svariate. Per le aziende del settore, banche tradizionali comprese, il punto di partenza è registrare la necessità di un servizio e strutturarsi per offrirlo, facendo leva su tecnologia ed efficienza. Questo vale in particolare per il digital lending, la cui missione è «garantire accesso al credito alle Pmi, allargare le possibilità andando verso un mercato più ampio», ha detto Maria Grazia Andali, chief marketing officer di Credimi, società attiva nel digital factoring. I temi della tecnologia e dell’innovazione «sono centrali per favorire il business. A tal proposito noi, come banca, abbiamo avviato un programma per lo sviluppo di soluzioni digitali innovative», ha detto Luca Franchi, open banking e nuove linee di business di Banco Bpm.

QUICK TIPS

sapevi che …

  • La sostenibilità è una risorsa chiave anche nel fintech. Lo scorso anno, il settore ha raccolto nel mondo quasi $40 miliardi grazie al venture capital.
  • Le nuove start-up fintech stanno dando vita a piattaforme di gestione (in ambito bancario, di prestiti, investimenti, immobiliare, gestione del rischio etc.) che si rivolgono alla prossima generazione di investitori, “Millennial” sempre più inclini a scegliere portafogli di investimento allineati con i propri valori.Fonte: 2019 Fintech Trends to Watch, CB Insights

L' e-Commerce Team KRUK Italia si occupa di approfondire innovazioni tecnologiche, tematiche su privacy e sicurezza applicate ai pagamenti online

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