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Quando una persona scompare, tutti i suoi crediti e gli eventuali debiti passano agli eredi. Nel momento in cui si accetta l’eredità si diventa responsabili anche per le obbligazioni lasciate dal defunto.
È importante sapere che alcuni debiti si estinguono automaticamente con la dipartita del titolare, mentre ci si riferisce ai debiti ereditari quando invece sopravvivono e passano in successione agli eredi del defunto.
In questo articolo vedremo allora cosa succede se un erede ha i debiti e quali sono i debiti che invece non si trasmettono in eredità.
I debiti ereditari (anche detti pesi ereditari) fanno riferimento a tutte le insolvenze non risolte dal defunto al momento della sua morte. Questi, oltre alla somma visibile, comprendono anche gli eventuali interessi che continuano a maturare anche dopo la scomparsa del soggetto insolvente.
Come anticipato, i debiti ereditari passano a coloro che accettano l’eredità. Tra questi troviamo, ad esempio:
Altre spese a cui sono soggetti gli eredi sono poi le obbligazioni conseguenti alla successione come le spese funerarie, quelle d’inventario, nonché le spese di amministrazione e di divisione dell’asse ereditario.
Dall’altro lato ci sono invece i debiti che non possono essere trasmessi, che possiamo elencare come:
Secondo il Codice Civile, le successioni ereditarie possono essere testamentarie, legittime (in assenza di testamento) o necessarie (o olografiche). Qualsiasi sia la forma di eredità, si diventa eredi di crediti e debiti del defunto solo una volta che la si accetta.
Nel caso siano pendenti dei debiti ereditari, ogni erede sarà tenuto a saldarli proporzionalmente alle proprie quote ereditarie. Di conseguenza il creditore avrà diritto di ricevere solo il pagamento del debito che corrisponde alla percentuale di eredità assegnata all’erede.
Solo per le imposte sui redditi e le imposte di successione vige la regola della solidarietà passiva, ossia la possibilità che lo Stato possa pretendere l’intero importo dal singolo erede.
Se sei erede legittimo (o naturale) o nominato per testamento, hai tre possibilità per quel che riguarda l’eredità e l’accettazione dei debiti da essa derivanti:
La prima cosa da fare prima di decidere se accettare o rifiutare un’eredità, è valutare l’ammontare dei crediti e dei debiti del defunto, verificando il patrimonio attivo (case di proprietà, conti correnti e pensioni) e quello passivo (ovvero i debiti, di solito sconosciuti).
Per capire se è meglio rinunciare al lascito, devi verificare la presenza di debiti maturati dal defunto. Per farlo puoi richiedere l’estratto di ruolo alla sezione Riscossione dell’Agenzia delle entrate tramite email o allo sportello più vicino alla residenza del de cuius. Questo documento contiene le eventuali cartelle notificate, con indicati importi e causali.
Questi sono i documenti necessari per inoltrare la richiesta dell’estratto di ruolo:
Nel contesto di una rinuncia all’eredità, la gestione dei debiti ereditari assume un ruolo di rilievo, presentando una serie di sfide e considerazioni cruciali.
Quando un potenziale erede opta per la rinuncia alla sua quota di eredità, si instaura un intricato quadro giuridico che merita un’attenta analisi. È essenziale sottolineare che, in linea di principio, chi rinuncia all’eredità non sarà tenuto a rispondere dei debiti del defunto. Tuttavia, questa regola genera alcune eccezioni importanti. Nel caso in cui l’eredità sia accettata consapevolmente, nonostante l’esistenza di debiti documentati, l’erede potrebbe trovarsi in una posizione di responsabilità nei confronti dei creditori.
La consapevolezza dei rischi finanziari associati all’eredità è dunque fondamentale, onde evitare complicazioni legali in futuro. Altrettanto cruciale è considerare le implicazioni dell’accettazione tacita dell’eredità, la quale potrebbe determinare una sorta di assunzione implicita dei debiti ereditari. Tale accettazione tacita potrebbe manifestarsi attraverso una serie di comportamenti, come il pagamento delle spese del defunto o la gestione dei suoi conti bancari. Pertanto, per proteggere i propri interessi finanziari e navigare con sicurezza il complesso terreno del diritto successorio, è indispensabile rivolgersi a un esperto legale specializzato in materia.
Se uno degli eredi ha dei debiti, i creditori possono ricorrere al pignoramento dei beni su cui ha una quota di eredità. Gli altri eredi possono difendersi in questo modo:
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